Le Filastrocche di Sanguebruzio | Antonio Di Giorgio | 9791281735200
15,00 €
Titolo: Le Filastrocche di Sanguebruzio
Autore: Vincenzo Di Giorgio
ISBN: 979-12-81735-20-0
Collana: Le Lapidi
Pagine: 152
Formato: 11×17
Uscita: 7 novembre 2024
Quarta di copertina
«Posso affermare con un certo grado di sicurezza che il proposito in cui mi sono avventurato, ovvero quello di scrivere un’introduzione alle filastrocche in cui, negli ultimi quattordici anni, ho sempre cercato mio padre, è una delle cose più difficili che mi sia mai capitato di fare. È difficile perché era mio padre stesso a essere difficile». Vincenzo Di Giorgio, figlio dell’autore
«“A vita è nu vestitu / fattu ccu gioia / e amuri, / chinu di malatii, / raggia / e tantu duluri, / di guerra / e di violenza, / di lacrimi e / doglianza, / tutti cusuti / assiami / ccu nu filu / di speranza”. Era questo Antonello Di Giorgio: un occhio lucido e attento, una solarità bruciante, un’allegria stordente, un’ironia sottile, una parola graffiante, una dolcezza indicibile». Antonietta Cozza
«[I]n questo caso, il fatto che l’editore Vincenzo Di Giorgio sia figlio dell’autore Antonio rende al libro un aggiunto valore. / Un significato che va oltre il libro in sé, intercettando elementi di umanità che attraversano altri libri sulla rotta dei sentimenti. / Altri campi di indagine dell’umano e del rapporto tra gli uomini, i loro ruoli, le loro funzioni. / Un padre e un figlio si incontrano attraverso gli scritti del primo». Pino Sassano
«Allegro e combattivo: questo è Sanguebruzio, e così è ogni sua filastrocca. Poesie scritte senza grandi pretese, perché Antonello non ne ha mai avute. Gli sarebbe bastato vivere, raccontando il Cosenza Calcio, le sue amicizie, sua moglie, suo figlio, la sua famiglia, il mondo che sognava moralmente più pulito». Sergio Crocco
Nota biografica dell’Autore
Antonio Di Giorgio (Cosenza, 1964 – Cosenza, 2010), detto Sanguebruzio, è stato giornalista e scrittore. Dopo aver ottenuto la maturità classica, frequenta per un periodo la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, senza però conseguire il titolo. In seguito, si dedica al giornalismo sportivo e alla stesura delle filastrocche presenti in questo libro. Rimane tuttora il simbolo di un’epoca di Cosenza.
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